La sospensione della Prescrizione abbrevierebbe i processi

La sospensione della Prescrizione abbrevierebbe i processi – Il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede ha proposto di sospendere, dopo la sentenza di primo grado, il decorrere dei tempi che azzerano i processi per prescrizione. Secondo il Ministro Luigi Di Maio, con la sospensione della prescrizione “non ci saranno più furbetti che la fanno franca perché possono permettersi di sostenere i costi di un processo che dura anni fino a che non scatta questa clausola che li salva prima della sentenza. Non ci saranno più stragi in parte impunite come quelle di Viareggio o come quelle dell’amianto. Non ci saranno più stupri senza colpevoli. Non ci saranno più corruttori che la fanno franca”.

La sospensione della Prescrizione abbrevierebbe i processi
Il Ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede

Prescrizione sia in campo civile che penale

Ricordiamo che la prescrizione è un istituto giuridico che concerne gli effetti giuridici del trascorrere del tempo ed ha valenza sia in campo civile che penale (Wikipedia). Nel diritto civile indica quel fenomeno che porta all’estinzione di un diritto soggettivo non esercitato dal titolare per un periodo di tempo indicato dalla legge; in quello penale determina l’estinzione di un reato a seguito del trascorrere di un determinato periodo di tempo. Pertanto la prescrizione è motivata dal diritto dell’imputato a un giusto processo in tempi ragionevoli (superati i quali il reato si estingue), dal fattore tempo che rende oggettivamente più difficile (ad esempio per l’inquinamento delle prove, la scomparsa o minore memoria e attendibilità dei testimoni) sia l’efficacia dell’azione penale sia l’esercizio del diritto di difesa, quanto più le indagini e il processo avvengono anni dopo il fatto oggetto di reato.

L’istituto della prescrizione trova fondamento nel venir meno, con il passare del tempo, dell’interesse dello Stato a punire determinate condotte. E allora nel momento in cui lo Stato, con la richiesta di rinvio a giudizio, esercita l’azione penale dimostrando di non aver perso quell’interesse, il decorso della prescrizione dovrebbe bloccarsi per sempre. Inoltre accelererebbe i tempi dei processi perché, secondo il magistrato Nino Di Matteo, verrebbe meno l’interesse di molti imputati a utilizzare tecniche processuali ostruzionistiche e dilatorie, proprio per puntare alla prescrizione. Il giusto principio della ragionevole durata del processo, poi, può essere garantito in altri modi. Una seria depenalizzazione di reati lievi e bagatellari. Un significativo rafforzamento delle risorse per la giustizia: più magistrati, più cancellieri, più personale per la giustizia. E uno snellimento di alcuni passaggi del rito accusatorio penale che appesantiscono inutilmente il dibattimento.

Anche se soltanto il 20 per cento dei processi si prescrive dopo il primo grado, la recente storia giudiziaria ci insegna che molti politici e colletti bianchi sono stati salvati dalla prescrizione proprio in appello o in Cassazione. Inoltre potrebbe diventare più incisiva bloccando la prescrizione al momento della richiesta di rinvio a giudizio.

 

Pubblicato da Riziero Alberico

Nato a Marcianise (CE) il 31/05/1970, attualmente docente di Economia Aziendale a Formia e assegnato provvisoriamente a Pinetamare.

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